La voce in realtà presenta due anime: Ercole Leurini, intellettuale, narratore, artista, conduttore delle più riuscite iniziative culturali del territorio reggiano e della romagna; rientrato appositamente da Riccione dove aveva condotto durante una serata di gala una conversazione con lo scrittore Marco Zacchera arrivato da New York, autore del libro “Integrazione (im) possibile?” e dove il 27 agosto scorso ha tenuto di sera, sotto la luna, un concerto dal titolo “Al tremolar della marina” con un quartetto d’archi di Rimini, al termine del quale ha ricevuto un premio per la cultura.
Lisabetta Serra (Elisa Pellegrini), scrittrice, poetessa, nata in Brasile ma che ha trascorso una lunga parte della propria vita a San Polo. Ha scritto collane di poesie e Storie di Viano con il quale ha vinto l’edizione 2017 del Premio letterario nazionale “Raffaele Crovi” per la letteratura d’Appennino.
Il violino è Giulia Malagoli, affermata musicista reggiana, da oltre dieci anni sui migliori palcoscenici.
I calici divini sono spergola e lambrusco, serviti da Marco, sommelier, residente a San Polo con la moglie Elena, che da pochi mesi gestisce la “Locanda Sottolaluna, bed, breakfast & wine” che ha ospitato l’evento.
Una serata fortemente voluta in primo luogo per rendere omaggio ai due letterati, “nativi” di queste colline e in ricordo della madre di Elena, Anna Maria Pellegrini, sorella di Lisabetta Serra che le ha dedicato la poesia “un fiore per Anna”, reinterpretata nel papavero rosso che illuminerà d’ora in poi le notti di San Polo. In secondo luogo per condividere l’atmosfera del borgo, con i suoi muri e viottoli che i recenti interventi di recupero scientifico hanno riportato all’originaria configurazione e rivive ora di nuova luce.
L’evento si lega a due precedenti momenti: la mostra fotografica “di volti e storie” curata da Ercole Leurini nel 2016 presso la sala civica di Albinea, e le lettura tratte dalle Storie di Viano curata dell’Assessorato alla cultura del Comune di Viano lo scorso anno.
Tra il pubblico che ha raccolto l’invito per questo aperitivo letterario volti noti tra gli intellettuali reggiani, oltre ai responsabili della cultura e tempo libero dei comuni di Viano e Albinea, Angela Bonacini, Nello Borghi e Roberta Ibattici e al sindaco di Viano Giorgio Bedeschi.
Il programma ha inizio nell’ora in cui il giorno d’autunno sta per lasciare spazio alla sera. La voce profonda di Ercole Leurini introduce un brano che l’autore ha scritto sul ricordo degli anni passati a Viano, quando “si passavano giornate mondane in visita alla chiesetta di San Siro”. L’accompagnamento del violino di Giulia Malagoli avvolge di malinconia l’intimità del racconto che fa vivere nei presenti dolci immagini di una Viano lontana, viste attraverso gli occhi dell’autore. Lo stesso filo lega le letture che si succederanno, tratte dal libro “Storie di Viano”, sapientemente interpretate dall’autrice Lisabetta Serra. Il rivivere nella voce dell’autrice i momenti che ebbero luogo sugli stessi ciottoli e nelle medesime stradine e stanze della casa in cui ci si trova, trasmette al pubblico attentissimo e sospeso nell’intimità e nella leggerezza dei testi, sentimenti di nostalgia e di amore per le persone e per la casa in cui siamo cresciuti.
Tra i due momenti il canto notturno di un pastore errante alla luna di Leopardi. Ercole Leurini abile conduttore e ideatore della presentazione, recita poche note dedicate alla luna dall’immenso poeta; basta poco per prendere per mano il pubblico condurlo al pensiero della noia esistenziale, del tedio, quale momento di sofferenza ma anche altissimo sentimento che solo gli animi più sensibili possono provare, per poi trarne giovamento.
Al termine Giulia Malagoli incornicia la serata con le note di Bellini, regalando un finale lieve e in armonia con il silenzioso intercedere delle ombre della sera che accompagna il pubblico verso l’aperitivo.
Il momento gioviale viene servito nella vecchia stalla, ove calici di spergola si abbinano idealmente alla luna mentre il metodo classico di lambrusco ci riporta ancora, con la sua purezza, ai racconti di Viano.
Il tutto accompagnato da una raffinata degustazione del menu di mare curato con maestria dallo chef Gianluca, di Gianluca in cucina, da Cavriago.
All’uscita, con ancora nel cuore i suoni di una Viano lontana e le luci delle case di oggi accese lungo la provinciale, non resta che alzare gli occhi al cielo domandandosi: che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?
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